Vado poco dalla parrucchiera.
E ci vado malvolentieri: non è piacevole avere in testa un impiastro puzzolente per lunghi quarti d'ora, e dopo i primi minuti cominciare ad avvertire un fastidioso pizzicorio, segno delle sostanze tossiche che stanno attaccando i miei poveri capelli e la pelle.. e ancora: gli schizzi di shampoo negli occhi, il pettine attaccato al mio bitorzolo sulla sommità della testa, le scottate di phon sulle orecchie.
Ma quando è troppo è troppo.
Gli allenamenti, la palestra, le partite: non mi ricordo l'ultima volta che ho messo la testa a posto (ah aha ah!). Diciamocelo: la vita dei capelli di una giocatrice di rugby non è proprio quella che sogna ogni capigliatura, prima di incarnarsi addosso ad un essere di sesso femminile. Strattoni, tirotti a tradimento, poco tempo da dedicare alla messa in piega nello spogliatoio, perché la vanità è ben più debole della fame, e solitamente soccombe al secondo istinto.
Con un sospiro prendo il biglietto da visita ormai gualcito che Stefano mi ha allungato all'Exalumeria mesi prima.
"Ciao, sono la Lara.. hai un buco, oggi?"
"Sì, vieni alle quattro. Cosa devi fare?"
"..."
"..."
"Tutto!"
"Mmmmmh... magari facciamo alle tre, eh? Che ne dici?!"
Arrivo là in piena isteria tricotica: l'allenamento della sera prima ha increspato ulteriormente questi scavezzacollo ribelli che mi ritrovo a foderare la scatola cranica. Lo sguardo di Stefano è desolato, mentre alza le ciocche tra due dita, come superstiti feriti su un campo di battaglia.
"Ti affido alle mani di Mauri..."
Mauri è un metallaro, dai lunghi capelli biondi da vichingo.
Ha le spalle larghe e spioventi, e le braccia che sembrano più abituate a maneggiare le clave, piuttosto che le spazzole. Mentre pennella la melma malsana da me tanto temuta sulle attaccature della testa, mi blandisce in maniera inaspettata: "Sai, stasera suono con il mio gruppo.. Se ti va di venirci a sentire? Io suono la batteria..".
Cioè, fatemi capire: il mio parrucchiere è un batterista metallaro che pesta su pelli e piatti le canzoni dei Nightwish, ed ora mi sta quasi facendo addormentare col tocco delicato dei suoi polpastrelli, e mi dice: "Guarda, ho questo olio di babassu, che contro il crespo funziona una meraviglia!"???
Neanche da dire: alla sera ero già lì.
Mi guarda con profonda disapprovazione: solo tre ore prima ero uscita perfetta dal salone di belessa, e ora mi presento senza i miei riccioli definiti nuovi di pacca! Scusami, Mauri, ma te l'avevo detto che dovevo andare in palestra!..
Arriva il piatto della serata (che non è un piatto Zildjian percosso furiosamente, come si potrebbe pensare di primo acchito): fagioli rossi, una montagna, adagiati su un vassoio ovale di porcellana spessa.
Si prepara in un'ampia padella un soffritto con abbondantissima cipolla rossa, un peperone rosso, peperoncino come se piovesse, sale, tabasco e polvere da sparo!
E abbondanti fagioli rossi, precedentemente ammollati.
Cuocere senza arrivare all'esplosione.
Non riesco ad immaginare un'altra cosa, da mangiare durante un concerto heavy metal. Il cantante indossa una mezza maschera di cuoio scuro che fa tanto Fantasma dell'Opera. La cantante è gnocca da paura. Il bassista e i due chitarristi fanno headbanging tutta la sera.
Mi pare di capire un segreto fondamentale: se i metallari sono sopravvissuti fino ai giorni nostri, è per merito dei parrucchieri metallari che si sono presi cura delle loro chiome per oltre un ventennio..
Mauri se ne sta nella sua batteria, e diobuono se pesta! Una fascia nera a tenere domi i capelli da vichingo: heavy as a real heavy thing, ma delicato con i tuoi capelli.
1 commento:
perchè i metallari hanno i capelli liiiscilisciliscilisci? e perchè i miei si sgaruppano di continuo (e nemmeno faccio sport...)? mah...
un saluto
Steppenlara
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