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Spezzano, Modena, Italy
Inguaribilmente energetica, e contagiosa.

23 dicembre, 2006

(MENO INTERNET) PIU' CABERNET

Il Gigante mi rimprovera questa abitudine di bere vino a pasto. Anche in mezzo alla settimana. Anche quando dopo si va a lavorare. Ma non ho mai fatto caso all'eventualità che potrebbe essere un problema: è da quando mio nonno si metteva a sedere nel suo lato del tavolo, con un grugnito di soddisfazione dopo la fatica (nei campi, cioè! Mica faceva lo scemo dietro una tastiera di computer come la sottoscritta), e prima ancora di guardare cosa c'era nel piatto subito attaccava la bottiglia di lambrusco, senza etichetta, verde scura o di un sanguigno profondo. Tappo di sughero che a volte si sfaldava sotto il cavatappi con abbondante profusione di bestemmie. Un dito di schiuma rosa soffice e l'"Ahhhhhhhhhh!" dopo il primo sorso, che arrivava fin dall'altra parte della strada. Ho sempre sentito naturale trovare quella bottiglia di lambrusco sulla tavola, come le pagnottine, come la ciotolina di parmigiano grattugiato, come la caraffa d'acqua (niente bottiglie di plastica. Non ancora, almeno..). Senza, non mi sento neanche a casa.

22 dicembre, 2006

RISOTTO AI CARCIOFI



Un filino crudo, accidenti.. E' che non dovrei mai cucinare quando ho fame. Si tende a perdere per le vie dello stomaco la necessaria obiettività (oltre ad avere una smodata fretta che il riso sia spiattato!). Welby è morto, e la sottile linea del reato si gioca sulla quantità di sedativo iniettata prima di staccare il respiratore. Guardo la testa bianca della moglie, Mina, sommersa dalle spalle larghe di Giacinto-detto-Marco: soccia, questa donna deve avere due maroni granitici, ad essere lì a parlare, a fare la portabandiera, dopo che il suo uomo è morto. E lei gli ha chiuso gli occhi.
Oggi ho visto Fabrizio, passare per la via Emilia, come un Babbo Natale mingherlino, a portare in giro le sue ceste sulla Multipla arancione. Stavo ridendo forte, tra due colleghi giovani e spiritosi e brillanti. E l'ho visto. E mi si è fermato il mondo intorno. Non mi ha nemmeno riconosciuto. Silenzio anche a casa. Ho il disco di Beck, con gli adesivi dentro da appiccicare sul frigorifero. Ed ho una penna Montegrappa nuova di pacca, che solo per usarla dovrò cominciare a far pesi in palestra.

19 dicembre, 2006

ODIO AL CIOCCOLATO


Odio.. odio.. odio..
Fa molto Bridget Jones, lo so, ma mi sembra un metodo molto maturo e responsabile di affrontare i problemi. Sdraiata sul mio divano da battaglia (la Grankulla targata Ikea, ribattezzata Gran-cula, vista l'occasione), coperta da reparto geriatrico sulle gambe ed una cesta di Natale a farmi compagnia.. Sono quelle cose terrificanti che, una volta aperte, seminano trucioli di nylon trasparente in ogni angolo della casa. E dentro trovi: pandoro trasudante resina, con lo zucchero a velo già mezzo incrostato alla pasta.. pacco di caffè 50% buono (!) e 50% orzo.. torrone morbido (altra cosa da reparto geriatrico!).. terrificante spumante dolce e radiattivo, che svapora solo ad aprire il tappo.. e.. e.. bastoncini di cioccolato al caffé.
Apro la cesta. Prendo il pacco dei bastoncini, presagendo già la sensazione che si prova dopo aver mangiato troppi dolci. Come da bambina, senza freni, fino a che mi sembrerà di aver mangiato solo cioccolato per sei mesi interi.
Brutto pensiero, curato con cioccolato: la rabbia che esplode per una banalità. La rabbia incontrollata. Come da bambina..

15 dicembre, 2006

VRUOCCULI


Una miriade di tipi e sottotipi di allegre capocchie verdi, come una pettinatura vegetale afro anni '70. Oggi li ho lessati in acqua salata, ma lasciati un po' consistenti. A parte, una pastella di farina, un uovo, sale e un po' di grana, e latte per renderlo della consistenza giusta. I broccoli ancora bollenti si buttano in mezzo alla pastella, ed il calore fa già un po' rapprendere la "guaina" sopra. Poi giù nell'olio bollente, in un allegro sfrigolare.
Il telegiornale farfugliava di un emendamento alla finanziaria che nessuno sapeva da dove saltasse fuori! Ed erano lì come dei broccoli, a dire che bastava un decreto fatto appena dopo l'approvazione della finanziaria, per cancellare l'emendamento ballerino (che, guarda caso, riguarda la prescrizione dei reati finanziari). Ma non è più semplice tirare via l'emendamento dalla finanziaria? Ho ancora un lambrusco amabile da finire: quando l'ho portato in tavola la prima volta, a momenti Zanna gli fa fare il volo della finestra. Perché se si chiama lambrusco, giustamente, deve essere brusco, e non amabile.
Oggi ho anche scandalizzato Marco, da Ricordi, per il mio acquisto/marchetta semestrale.. eppure, in mezzo a tre ore e mezza di musica di merda, riesco sempre a beccare la perla che mi manca: questo giro, direi che il triplo cd si poteva tranquillamente condensare in "Thunder in my heart".. Il pezzo è degli anni settanta (di Leo Sayer, che ha dato la benedizione all'operazione, anche perché per lui presumo si traduca in una bella cascatella di soldi ormai insperati), la voce è Mercuryana in maniera imbarazzante, è patocca da morire. Ma ho cominciato irresistibilmente a ballare.
E qualcuno dirà: ma è da broccoli! Perché comprare un triplo cd per una canzone.. non la potevi m*#§&%*zzare ? Vuoi mettere.. contribuire alla pensione di Leo Sayer: non ha prezzo.