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Spezzano, Modena, Italy
Inguaribilmente energetica, e contagiosa.

25 maggio, 2007

GRAMIGNA ALLA SALSICCIA

 Arriviamo al campo intorno alle 8. Niente scarpe coi tacchetti: stasera si va a correre al parco. Facciamo girare un bel po' di teste, sarà perché è un bel gruppo di belle figliole, sarà perché facciamo un casino indiavolato.
E' bella questa idea, di uscire dal nostro rettangolo d'erba. Ci sono gli alberi secolari. Ci sono le anatre nello stagno. La Trenti manda un bacio al gelataio: "Non si sa mai.. per i nostri gelati futuri!". Ritorniamo al campo che Papà Casolari è tutto rubizzo in faccia per il caldo dei fornelli: gramigna alla salsiccia. Tutte le volte che, durante il gioco, passiamo davanti a quella parte di campo, arrivano delle potentissime zaffate di ragù che rammoliscono le ginocchia all'istante. Ma teniamo botta, e alla fine ci mettiamo lì, ad allineare bottiglie su bottiglie che si svuotano.
La pasta è molto più buona, a mangiarla su quelle panche rigide, dopo una bella faticaccia!
E per le Volpine, hip hip hurrà!

22 maggio, 2007

I FAGIOLI DEL PEONE


Prendere una cipolla e tritarla finemente. Soffriggere in olio d'oliva, fino a che comincia a dorare. Aggiungere uno spicchio d'aglio intero, schiacciato. Unire della luganega, tagliata in tocchetti non più lunghi di due dita, e scottarla leggermente. Aggiungere un bicchiere di birra e salare con due pizzicotti. Unire: fagioli cannellini, rosmarino e peperoncino (io col peperoncino tenderei ad esagerare). Per ultima, ho tenuto la conserva di pomodoro, ma senza esagerare: non più di un bicchiere anche in questo caso. Quando il tutto diventa troppo pastoso, aggiungere di volta in volta un po' d'acqua, fino a cottura ultimata della luganega. In ultimo, una giratina di macinapepe.
Questa è la ricetta a più alto contenuto erotico dell'universo: un uomo che sia uomo non può resistere ai fagioli Trinità! Servire rigorosamente in ciotole di terracotta, con pane toscano per fare la scarpetta..

02 maggio, 2007

BRAZIL


Bisogna prepararsi fisicamente, ad una serata del genere: perché, in assoluto, è la magnata più imponente che io possa affrontare. Da dilettante, la scorsa volta mi sono strafogata nei primi cinque piatti, arrivando neanche a metà del menù. Ieri sera, invece, sono stata più oculata. E ne ho saltato soltanto uno (il roast beef con verdure, con gran dispiacere, ma proprio non ce la facevo 'cchiù). Lama sulla carne tenera, fa un po' impressione, da vedere così vicino agli occhi. Ma è anche molto, molto, troppo buono. Ho fatto la figuretta, oltre tutto, di ordinare per ben tre volte la ciotolina con la salsa di peperoni (verdi, rossi e gialli) e cipolla, tropppppoo bbuoooona. Il Gigante ha attaccato, invece, i fagioli neri, con grande soddisfazione. Chiusura con un Matuzalem meraviglioso. Così odoroso da far pizzicare le narici che si avvicinavano al bicchiere, ma così delicato da scivolare sulla lingua come velluto.