L'armadio di Calvanella, in origine, era foderato di un'orribile tappezzeria a fiori, ed era l'armadio nella camera di papà e mamma, nella villetta a schiera di via Torrente Dragone. Poi, per fortuna, gli abbiamo tirato via il rivestimento fiorato ed è diventato il mio armadio, color legno di frassino naturale, nella casa su a Fogliano.
In alto a destra, dove adesso ho posizionato le borse, ci stava la "Bacheca Dorata": la raccolta dei miei film preferiti in videocassetta. Bagdad Cafè. All That Jazz. Labyrinth. Assassini Nati. Film Blu. Gli altri non me li ricordo più. Nell'anta grande a sinistra c'era appeso il poster/caricatura dei Tacchini Selvaggi e l'adesivo di Gallo Tattoo, preso quando sono andata a fare il mio tatuaggio. Sempre a destra in alto, invece, la foto (e c'è ancora) di Chris Cornell. Mai tirata via.
Come abitudine, l'ultimo cassetto in fondo è per le scarpe. E per prendere le maglie delicate monto in piedi sul terzo cassetto.
Da Fogliano, l'armadio è migrato direttamente a Spezzano, al Borghetto. Non è venuto a Montale, saltando a piedi pari il mio matrimonio. E non è passato per Modena dal Gigante. Mestamente, si è fatto smontare e riportare a Fogliano, da mio padre, per poi rimanere vuoto ed inutile. Solo a contenere qualche coperta di lana che non trovava spazio da nessuna altra parte.
E, inaspettatamente, l'armadio è stato smontato di nuovo e portato in Calvanella, la casa da dove proviene gran parte della mia famiglia.
Per lui, dev'essere stato come il risveglio prematuro da un letargo: poveri, i suoi giunti martoriati. Scomposti, riassemblati, senza neppure il tempo di assestarsi ad ogni primavera con sani scricchiolii. L'armadio deve aver pensato, tra sè e sè: "Lara... Che è 'sto posto? Ma quando li hai comprati, questi vestiti che non conosco? La smetti, di farmi fare della strada?? Gli armadi non devono percorrere strade. Non è nella nostra natura. Altrimenti ci avrebbero fatti con le gambe. O ci avrebbero montati con le rotelle sotto. Quindi, per favore, basta...".
Povero armadio.
Però è così bello vederlo lì, montato e bello farcito col mio campionario di abiti ed accessori. Scusa, Armadio, se ti ho fatto fare tutta questa strada. E non ti preoccupare della storia con il guardaroba Aneboda! E' solo un'infatuazione di una stagione.. Chiediglielo, al guardaroba Aneboda, se gli ho fatto fare tanta strada quanta ne ho fatta fare a te! Al massimo, l'Aneboda può dire di aver fatto da Casalecchio a Calvanella, lo spazio dall'Ikea a casa. Ma te, invece.. te, è tutta la vita che ti porto con me.
Va beh l'armadio.. E la cucina, invece??? E le ricette???
Sto arrivando.
Ieri ho messo su il primo caffè.
Fuoco alle polveri: si ricomincia.