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Inguaribilmente energetica, e contagiosa.

15 dicembre, 2008

"T'E PROPIA 'NA ZOCCA!"


Riflettevo, mentre schiacchiavo la guancia sul freddo del finestrino di un convoglio FF.SS. La zucca, nelle favole, con un colpo di bacchetta magica diventava la carrozza che accompagnava la bella fanciulla dal suo Principe.
La carrozza in questione, invece, mi portava lontano, dal Principe dagli occhi azzurri. Aveva il riscaldamento rotto, e i due umarèlls a fianco sproloquiavano, con evidente fiato vinoso, di quanto fosse duro tirare avanti al giorno d'oggi, con tutti questi stranieri che non pagano luce, acqua e gas, e il Comune ci dà anche l'appartamento, e fanno solo dei figli, che rubano il posto all'asilo ai nostri, e che le badanti prendono troppi soldi, e stanno qui quattro o cinque anni, poi tornano a casa sua, e si comprano la casa.
E che la Cagnina (con incomprensibile scarto di argomento, ma evidentemente era tutta roba che stava loro a cuore) è da donne, perché è troppo dolce.
Anche la zucca è dolce. E di solito viene ignorata e bistrattata: sarà che è così difficile da trattare. Dura, e ostica. Con tanto scarto, tra la buccia e i semi. Quando si compra una zucca, ci sono gli esperti battitori, come a comprare le cocomere, o i meloni. Battono la superficie con sapienti colpetti, e sanno già se la zucca è buona o farlocca. Beati loro. Io i colpetti li do per contegno, ma non ci capisco nulla. Dicono che il suono dev'essere sordo. Dicono di guardare il "picòl", il picciolo, che sia ancora morbido, e tutto attaccato alla sommità della cocuzza. Dicono di guardare bene che non ci siano avvallamenti, zone molli, o ammaccature.
L'operazione più ingrata è sicuramente quella di mondare la zucca: a parte che non ho una grossa abilità, a maneggiare coltelli, e mi faccio sempre male alle mani. E quei taglietti bruciano da morire, col freddo, con l'acqua. Pazienza: da sempre, tengo da parte i semi, della zucca. Una volta si appoggiavano sul ripiano della stufa, per una grossolana tostatura.
La zucca che avanza si può anche congelare, ma va mangiata per forza prima di Carnevale.
Ma quello che mi interessa davvero sono quei dadini arancioni, ottenuti dopo immani sforzi.
Padella larga, olio a profusione, cipolla da soffriggere. Un bicchiere d'acqua e uno di vino. E dentro i dadini, da far cuocere fino a che non si sfrappolano ben bene, sotto potenti colpi di forchetta impugnata in orizzontale.
Da parte, in una padella più piccolina, si fanno cuocere fino a che non diventano croccanti, delle piccole striscioline di pancetta.
Fusilli, che sono la pasta migliore per la zucca, e se ne raccoglie molta e buona, in quelle spire voluttuose. Una volta che la pasta sarà cotta a puntino, si unisce la zucca, una manciata generosa di parmigiano, le striscioline di pancetta, un poco di prezzemolo tritato ed una pizzicata di pepe.
Buona da morire, questa pasta. E anche semplice, una volta superato lo scoglio della zucca. Dura, e testarda.
E quante volte me lo sono sentito dire, nella mia vita, che sono proprio una zuccona.
Quanto è vero.. Una zuccona al punto che bastano due mestolate d'acqua, e si scioglie come il burro. Quanto sono lunghi, quei viaggi a ritroso sulla zucca delle FF.SS che porta indietro dal Nord Est.
Quanto ho pianto. E quanto ancora.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

Buona sera omonima!
che bella e che buona la zucca, fa tanto colore e tanto calore, magari sotto forma di una crema densa... slurp! con poche piccole aggiunte si può stravolgere un piatto (prova ad aggiungere qualche fogliolina di timo alla tua pasta...).
...e fritta?!?!

un abbraccio

Lara Steppenwolf

ps: non piangere, che il brodo è meglio delle lacrime per ammorbidirla...

Anonimo ha detto...

è sempre bello leggerti, Lara

Polly ha detto...

pat pat lara. da collega Trenitalia, pendolare dell'ammore, ti mando un abbraccio forte forte!

antonio lillo ha detto...

e non dimentichiamo che linus attende ancora da qualche parte la grande zucca che nella notte di halloween verrà a portare i suoi regali a tutti i bimbi buoni!

djlara ha detto...

Laraaaaaa... il timo. Hai beccato il mio tallone d'Achille. E' una specie di Kryptonite, per me..

Fan anonimo.. uuuuh, ma neanche un indizio? :(

Eh eh, Silvia, e dovete anche transitare per Modena, voi due. :D Un pensiero ad ogni passaggio: è il vostro pedaggio!

Lillo, che finezza! Solo i romantici sanno che il Grande Cocomero in realtà è il frutto di una cattiva traduzione. :D

antonio lillo ha detto...

grazie :-)

tu sai cosa dire a un uomo per lusingarlo ;-)

Anonimo ha detto...

Nuuu!!! il timo NUUU!!!
eccomemai? a me la zucca piace anche con il peperoncino, sempre per scaldare... l'atmosfera, ma la si snatura un po'... -__-'

L. Steppenwolf

Anonimo ha detto...

La radio passa "Lost cause" di Beck, dal favoloso Sea change... Perfetta colonna sonora per i miei migliori auguri di buon Natale e di un grandissimo 2009, dalla prima persona che ti ha fatto qui gli auguri di buon compleanno quest'anno. Ti "regalo" il nostro blog satirico demenziale politicamente scorretto, il Peggior sito di tutta la rete:

http://ilpeggio.wordpress.com

Buona lettura, buone visioni e spero, buon divertimento, Lara. E complimenti ancora per il tuo blog.