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Spezzano, Modena, Italy
Inguaribilmente energetica, e contagiosa.

27 agosto, 2009

TIMBALLO DI COUS COUS CON LE VERDURE


"Oggi ho voglia di cucinare à la nouvelle cuisine". Che detto così suona un po' come: "Fàmolo strano...".
La clientela affezionata del ristorante (uno, ma grosso), non pare eccessivamente sconvolta dalla notizia. Anzi, accenna un gesto di favore: una grattata di pancia col telecomando.
Ore 12.12.
Io comincio con la cottura del cous cous. E fin qui, tutto bene. Poi il cous cous va saltato in padella con un soffrittino di cipolla, 5 minuti soli. Poi coperto con un brodino vegetale, e lasciato riposare (che significa: lasciare che il cous cous si beva tutto il brodino. Non troppo brodo, mi raccomando, che dopo il timballo si sfracella al primo tentativo di sformata).
In un'altra padella vanno arrostite quattro fette di prosciutto ridotte a strisce. Devono diventare belle croccanti: fate conto di avere a disposizione dei Rodeo della San Carlo, però fatti con il prosciutto invece che col mais.. (come mai così tanto prosciutto? Perché metà finisce nella pancia della cuoca prima della fine della ricetta)
Mattete a parte le strisce, che facciano compagnia al cous cous, e tenete buona la padella con cui avete arrostito il prosciutto. Dovreste avere a disposizione un bell'olio arricchito con il grasso disciolto del salume. Tagliate a cubetti due carote, due pomodori e un peperone giallo.
Prima rosolate le carote nella padella del prosciutto, e dopo 5 minuti unite anche pomodori e peperone. Un po' di basilico e pepe. Lasciate evaporare il liquido dei pomodori e del peperone, e a cottura ultimata fate raffreddare un poco. Metà delle verdure si mescolano al cous cous. Poi prendete delle formine piccole, tipo quelle dei muffins, e ci mettete dentro il cous cous arricchito con le verdure, ed un poco di formaggio grana grattugiato, pressando ben bene. Mettete le formine in frigo per un'oretta.
Ore 13.50.
Scelgo i piatti quadrati, che fanno tanto nouvelle cuisine. Ribalto la formina con fare sapiente, ad un lato del piatto quadrato. Rovescio sopra lo sformato il resto del sughetto di verdure, e infilzo il prosciutto sulla cima del cous cous come tante bandierine.
L'effetto scenico è veramente notevole, devo dire.
Ennio posiziona lo sformato sulla forchetta e... glop! Ne fa un unico boccone. "Buono!".
Ore 13.55.
Guardo la pila delle padelle sul bordo del lavandino, e noto che mi è passata la voglia di cucinare à la nouvelle cuisine.

4 commenti:

Orso ha detto...

domani spinacine impanate di BoFrost... :D

pacovic ha detto...

:D
Un giorno potresti scrivere un libricino di racconti&ricette, I would read it

ancora pacu ha detto...

ho anche trovato due possibili titoli: "Lara e il Dottor Divago" (perchè quando c'è da lavare i piatti Ennio trova sempre una scusa). O, se ti piacciono i cibi croccanti e visto che a rugby ti fai sempre male, "Le avventure di Lara Crost". Se il libro avrà successo esigo una quota del 10% di tutti i piatti cucinati

djlara ha detto...

Laratouille? :D