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Spezzano, Modena, Italy
Inguaribilmente energetica, e contagiosa.

23 dicembre, 2006

(MENO INTERNET) PIU' CABERNET

Il Gigante mi rimprovera questa abitudine di bere vino a pasto. Anche in mezzo alla settimana. Anche quando dopo si va a lavorare. Ma non ho mai fatto caso all'eventualità che potrebbe essere un problema: è da quando mio nonno si metteva a sedere nel suo lato del tavolo, con un grugnito di soddisfazione dopo la fatica (nei campi, cioè! Mica faceva lo scemo dietro una tastiera di computer come la sottoscritta), e prima ancora di guardare cosa c'era nel piatto subito attaccava la bottiglia di lambrusco, senza etichetta, verde scura o di un sanguigno profondo. Tappo di sughero che a volte si sfaldava sotto il cavatappi con abbondante profusione di bestemmie. Un dito di schiuma rosa soffice e l'"Ahhhhhhhhhh!" dopo il primo sorso, che arrivava fin dall'altra parte della strada. Ho sempre sentito naturale trovare quella bottiglia di lambrusco sulla tavola, come le pagnottine, come la ciotolina di parmigiano grattugiato, come la caraffa d'acqua (niente bottiglie di plastica. Non ancora, almeno..). Senza, non mi sento neanche a casa.

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